sabato 30 maggio 2009

cassifield part two

copio e incollo

"A questo proposito invito vivamente persone che “vogliono solo cambiare aria”, ad astenersi dal rispondere all´annuncio. Naturalmente, se sei veramente interessato, devi essere una persona che sappia tenere rapporti cordiali, ma anche saper guidare I tuoi colleghi quando c´é bisogno. Quindi sul lavoro devi saper fare il capo (poi se una sera si esce insieme si é naturalmente amici). I rapporti che dovrai avere con me saranno di stretta collaborazione e le decisioni che si prenderanno, per il menu, piatti nuovi, banchetti, personale saranno prese in collaborazione con me, almeno inizialmente. Lavoriamo anche con banchetti e buffet sia da asporto che in casa, quindi se hai anche esperienza in questo settore ben venga. Devi essere anche persona molto pulita, non fare uso di droghe o alcohol e possibilmente non fumatore. "

e se mi bevo na birra dopo il lavoro con un sigaro vado bene?

domenica 17 maggio 2009

Succede...



Succede che ti svegli di domenica e sai che a Milano c'è il giro d'Italia. Ora in una vecchia trattoria dalle mie parti il proprietario molti anni fa era solito mandarci quelli che facevano richieste diverse dai quattro piatti del menu. Oggi invece era proprio qui e avevo sentito dire che valeva la pena farci un salto anche solo vedere l'organizzazione che ci sta dietro. Beh in Piazza Duomo a mezzogiorno il carosello dei ciliclisti i fan e tanta gnocca da far paura. Altro motivo per cui mi dicevano ne valesse la pena. Osservo e mi piace parecchio. Cammino seguendo il tracciato, Piazza Castello, Cadorna, ed è spaventoso vedere la velocità con cui tutto prende forma. Via Carducci, e giù verso San Vittore. E' l'una e so che un pò più in giù a via Washington c'è un locale storico del pesce a Milano. So dov'è e visto che è tutto bloccato e di mezzi nisba faccio un ulteriore passeggiata. Il capriccio carino da fuori. Kitch da far invidia a certi posti remember the seventies, ma va bene, il pesce in mostra è bello e fresco. (Quello in mostra). Il locale è pieno come direbbe un buon recensore di ristoranti, ma il patron mi trova un posto di corridoio dividendo un tavolo da quattro in due da due, l'unico libero. Mi accomodo, ho acquistato un libro sul gelato e ho il giornale con me. Mi chiedono se gradisco dell'acqua, gassata dico, me la portano ....... poi quindici minuti di buio nei quali nella serie. Un cameriere mi viene addosso, un altro mi fa spostare perchè non passa. Un altro mi chiede se va tutto bene. Poi qualcuno viene e mi chiede cosa mangio. Chiedo se posso vedere il menu, mi portano menu e carta dei vini. Passano trentacinque secondi e un altro cameriere mi viene a chiedere se voglio ordinare. Gli dico che non ho ancora iniziato a leggerlo, mi dice allora: " e il vino" gli dico "guardi aspetti un attimo!" e aggiungo "Cazzo" dentro. Son pronto ad ordinare. Branzino, rombo e coda di rospo solo per due persone. Poco male. Prendo un crudo e le alici fritte con le zucchine, che ho visto passare poco prima e sembravano invitanti. Verdicchio Castello delle Lame. Il crudo arriva con la velocità della luce. Straccetti di tonno capperi e pomodori secchi, alici marinate, neonata e limone e due scampi. Quelli della foto. Ora mi chiedo dentro" ma se servo due scampi così da me che mi dicono?" mi mando a quel paese da solo per averci pensato. Nel frattempo il mastodontico carrello dei dolci che fa più fantozzi che vita, mi fa spostare di nuovo. Il tonno è ok le alici mangiabii gianchetto, solo crudo. Ok. Gli scampi rimangono li. E quello che mi era venuto addosso. Cosa c'è non le piacciono gli scampi.... non gli rispondo e se ne va. Arriva il secondo. mentre l'antipasto se ne va. "Burp!" scusate ma credo fose l'olio di 5 ore fa dove han fatto sudare le alici, impregnandole. Yak.
Non predo ne dolce ne caffè. Vado a vedere il giro che sarà una merda uguale perchè han deciso di andare a trenta all'ora.

un crudo €.17.00
un coperto €.3.00
un'acqua €.3.00
un vino €.14.00
un'alice €.14.00
un caffè €.3.00

tot €.54.00

Ma secondo voi milano si merita tanta tristezza?

mercoledì 6 maggio 2009

Ri-striscia

Abbiamo davvero raggiunto il fondo. Mi chiedo per quale motivo soprattutto dopo questa:http://www.identitagolose.it/newsletter/79leggete il paragrafo tre, qualcuno davvero si possa arrogare il diritto di sparlare nel modo in cui si è sparlato negli ultimi giorni. Nel mio ristorante di critici ne sono passati e parecchi, ho preso le mie bacchettate e anche i miei complimenti, qualcuno l'ho mandato a quel paese, con altri ho discusso, non tutti mi sono simpatici, ma il conto da me lo hanno pagato tutti e sempre. Nessuno ha mai alluso alla possibilità di non farlo. Sarà perchè sono brutto e grosso direte voi, forse. O forse solamente che non c'è niente di più normale che pagare il conto al ristorante. Il problema vero è lo sconforto, lo sconforto in cui mi getta la dilagante invidia di chi magari ha avuto e non ha saputo mantenere i riconoscimenti dati. Ma anche di chi i traguardi non li raggiunge per ovvi motivi di incapacità. Un collega che lavora in un ristorante non suo. Passo al suo tavolo non sapendo che è nel businness, ma parlando mi fa capire che anche lui vive nel magico mondo delle padelle. E comincia "si siamo stati di qua e siamo stati di la, buono si ma troppo costoso. Poi questo è paraculato quello compra tutta la merce dall'altro che l'ha aiutato ad entrare nei giovani ristoratori d'europa perchè anche li se non ..." Lo fermo cortesemente dicendo che devo scendere in cucina e facendo le scale penso a che brutta gente ci sia in giro. Penso al culo che certa gente si è fatta e continua a farsi giornalmente. E penso a grandi chef con brigate da paura che a tenerle in piedi devi essere un dittatore, un padre, un amico, il fratello e la madre. Penso a tutti quelli che tutti i giorni ogni giorno come si dice stanno sul pezzo. Con tensione stress e tutte le madonne che ci van dietro. E penso poi ora a quei poveretti che oltre a non essere magari davvero in grado, hanno una deficenza in più. Si gli manca qualcosa. Una delle virtù più grandi: "L'umiltà". Si perchè se sei umile e cosciente dei tuoi mezzi, forse quando ti guardi allo specchio in quel centesimo di millesimo di secondo in cui i tuoi occhi incrociano quelli del tuo io li nello specchio. Ti rendi conto di essere fortunato. Molto fortunato perchè la coscienza di te che è la stessa che qualche volta ti mangia dentro e ti fa pensare ai tanti perchè a cui non sai dar spiegazione. E' quella stessa che fa in maniera che tu ci sia, nel senso vero del termine. Penso anche a chi non è ne ricco ne famoso e tutti i giorni sei giorni la settimana va a lavorare, mantiene una famiglia e no gliene frega una mazza di striscia dell'invidia della gloria.
Vedere una donna, ristoratrice, che proprio bene non si è comportata sempre (vedi link sopra) che spala merda sui critici con le finte risatine sotto mi inquieta, mi offende. Mi fa incazzare alla grande perchè se devo mandare a cagare qualcuno non so perchè ma mi piace farlo di persona. E non con un reporter di strascica la notizia che mi ascolta piangere. Volete mettere la soddisfazione. E quando si riguarda in tv dite che sarà contenta.... mah.
Una cosa è certa se la ristorazione è malata..... molto malata e io son triste.