lunedì 10 settembre 2007

Posti del cuore





Ci sono i Galaticos della cucina, full immersion per pochi appassionati e ricchi gourmet che si consumano quà e la in Europa dalla Spagna alla Danimarca, ci sono i forum meeting dove portare almeno una bottiglia, magnum o doppia magnum, e non ho nulla in contrario. Ci sono invece posti e persone che lontano dal clamore, lontano dai blog, dalle guide e dalla popolarità, che in un anonimato antico e quasi sacro lavorano giorno per giorno sulla base di una scuola e una saggezza che prima delle madri era delle nonne.Dove i sapori sono quelli genuini veraci e senza scorciatoie. Qui tra le colline piacentine siamo a un centinaio di chilometri da Milano mi sembra ogni volta di venir catapultato in uno spazio e un tempo lontanissimi. Un tempo dove tutto sembra avere un sapore diverso. Il sapore delle uova appena raccolte, delle galline allevate a terra, dell'insalata raccolta nell'orto la mattina per essere servita a pranzo. Del vino quello bianco che non si ricorda come l'ha fatto ma ne è uscito un prodotto che non ci si crede. La Giuseppina dice quello li è buono si perchè è stato pestato coi piedi. Degli anolini in brodo, della gallina ripiena e il coniglio al forno che ci faccio venire fuori l'acqua aggiungo un po' di vino e degli odori e viene da solo.

Poi torno nella mia cucina con la mia tecnologia, con gli arrivi giornalieri dal mare, in una città che vorrebbe essere cosmopolita, ma lo diventa non ordinando gli spaghetti aglio olio e peperoncino perchè ti macchi la camicia, che se fai la coda alla vaccinara, o non è buona come quella della nonna romana, o la sua salsa rischia di sporcare il colletto. E penso alla macchia sulla mia camica del giorno prima che se fossi un colletto bianco vorrei portare con me al lavoro il giorno dopo per far vedere ad amici e colleghi che quella macchia li ha il sapore della soddisfazione di un pranzo che ogni tanto c'è bisogno di fare tra la pace e la tranquillità e riti antichi delle collilne piacentine.

5 commenti:

Loste ha detto...

Io sono uno di quei "colletti bianchi" che però, preso il muro di spigolo, tenta di godersi la vita. Qualche giorno fa porto uno di quegli altri nel mio fast-food preferito:
http://unacolicadacqua.blogspot.com/2006/09/metti-che.html

e quello ti chiede una insalta con non so cosa... Gli ha risposto bene l' Antonietta: "Te me sa che non hai capito 'ndo stai !". Come diceva la cara nonna: "Mai le mele ai porci..!...

Buona giornata Capo.
LOste

FromAtoB ha detto...

hmmm... ma dov'e' questo posto a un centinaio di chilometri da Milano, che magari una volta ci vado?

Andrea

Anonimo ha detto...

Nic,

te pensa che siete stati in lizza per il banchetto del mio matrimonio. ma poi hai vinto tu ...
onore ai vinti e ai vincitori.
quegli occhi e quegli anolini, impossibili dimenticarli eh?

il fratellino

Gloricetta ha detto...

Io che amo sperimentare cose nuove in cucina mi sento altresì molto legata alla cucina di questo territorio. A volerla dire tutta, una cucina davvero poco light ma con dei sapori speciali. Io che ci sono nata e ci vivo a Piacenza...com'è che non conosco questo posto. E' vero che da queste parti se ne trovano tanti ...ma questo proprio non me lo ricordo! Dai metti almeno la località. Bravo!!! Glò

Nic ha detto...

ANTICA TRATTORIA SCOTTI Via Groppo Arcelli di Piozzano 29010 Piozzano PC Tel: ++39 0523979476 Fax: ++39 0523979476