mercoledì 12 marzo 2008

Cameriere/a Cercasi


Emanuele alla seconda bottiglia i Foss MaraJ che apriva cominciava a dispensare perle di saggezza. Tante che oggi nelle sale dei ristoranti le senti echeggiare anche dalle bocche di persone che il mitico Manu non l’hanno mai conosciuto. Una delle migliori resta sempre quella nella quale parla dei tre tipi di persone che possono lavorare nei ristoranti in sala. “Ci sono i camerieri, i ciucci, e i portapiatti: di quale categoria fai parte tu lo sappiamo tutti tu sei uno strunz e basta!” Questo per anticiparvi che da qualche settimana a questa parte dopo che da settembre a oggi sono passati la bellezza di cinque giovani promesse, mi sono effettivamente rotto i maroni, tanto sono a casa mia e lo posso dire no? Sarà mai possibile che con tre mesi di contratto a progetto, passi gli ultimi 22 giorni in malattia e con la nonchalance del fenomeo di turno l’8 del mese ossia due giorni prima del giorno di paga ti fai vivo chiedendo ciò che ti spetta. Non solo, “Mi rinnovi il contratto”. “Passa pure che ti pago volentieri ma solo per non vedere più quella faccia che ti ritrovi”.
Gino Pontili New York, il vecchio Gino che, quando ti salutava ti congedava con un meraviglioso “Enjoate la vita”. Un giorno mentre chiaccherando con lui gli indicavo con il dito un ex collega di lavoro al quale avevo prestato venti dollari e faceva come se non mi avesse visto mi dice: “Vedi Nick con venti bucks te lo sei tolto dalle palle per sempre, metti che te li rida, poi te ne chiederà degli altri e magari di più” Il vecchio Gino non siede più fuori dalla porta di casa con gli amici su sulla quarantasettesima e la nona, li vicino ad Amy’s Bread, in quella parte di Hell’s Kitchen che nel dopo Rudulf Giuliani da ricettacolo di qualsiasi tipo di merce legale e non e luogo di ritrovo di ogni tipo di furfante è diventata una delle nuove parti cool della città. Io me li ricordo ancora li fuori, quei vecchietti, che mi davano l’idea di una sorta di buena vista social club italo sudamericano. Dove si sentiva di tutto un po’ e ci si divertiva pure. A Milano non mi succede, e questo mi dispiace molto. Di vecchi ce ne sono parecchi in giro, ma mi sa che son io che non ho il tempo di ascoltarli. Mi spaventa invece la nuova generazione di diciotto ventenni che portano i capelli pettinati benissimo con il gel davanti, l’orecchino perfetto e al primo sorriso ti accorgi che si forse dal dentista non possono andare ma manco ì denti si lavano mai. Il gel sì ma il deodorante no. Non capisco il perché di tante cose e certo che vent’anni io non li avevo un secolo fa e mi sembra ne siano passati due. Tutto per dire che il mondo cambia ma non necessariamente in meglio e che sto cercando un camerier/a

8 commenti:

Anonimo ha detto...

confermo le tue parole aumentano sempre piu coloro che pensano di essere camerieri e in definitiva sono solo dei portapiatti solo pochi si distinguono per professionalita' e serieta, cosa rimarra del nostro futuro ? tanto gel poco deodorante e una manica di gioventu' senza fine

Loste ha detto...

Io sono disposto a prendermi una settimana di ferie e "aiutarti" in cucina a costo zero.
Gli schiaffi mancano, gli schiaffi !

Marco

Anonimo ha detto...

Io invece sarei disposta a pagare TE per prendermi come cameriera o lavapiatti (professionalità poca, ma voglia di imparare tanta!) e poter così vedere da vicino le meraviglie che combini...
La mia laurea in filosofia dovrà pur servire a qualcosa, no?
Se ti può consolare, è un problema generazionale e non professionale.
Nel senso che siamo allo svacco in ogni categoria.
Ed è un vero peccato.
Virginia

Gloricetta ha detto...

Non credo che il problema nasca da questa generazione. Io penso che il problema sia la generazione che la precede. I padri e le madri che non sono stati capaci di passare ai loro figlioli quelle direttive morali (ma come vedi anche quelle igeniche) che gli permettano di affrontare la vita, il lavoro ecc. con la giusta consapevolezza e serietà.Io vedo anche tanti ragazzi in gamba e dalla mia esperienza di mamma con figli ormai adulti, credo che non possiamo pretendere dai nostri ragazzi quello che noi per primi non siamo in grado di dare. Ora, caro neo papa, tocca a te e l'impegno dovrà essere massimo. Per quanto riguarda la tua ricerca...io sarei disponibile ma come aiuto in cucina e solo i fine settimana...non servo granche vero?

Anonimo ha detto...

Ciao Nicola,
il soggetto anonimo nel post sul brunch ero io! Sai la fretta....ehm...detto questo ti chiedo se sono indiscreto se ti chiedo chi è il Manu da te citato?
Perchè sullo "strunz" e sapendo i tuoi trascorsi a Bologna avrei un soggetto che calza a pennello.........
Buona giornata
Matias

Nic ha detto...

E' proprio quello che pensi tu. Via Cartoleria.. : ) cmq il posto la via fumagalli è una traversa di corso di porta ticinese.

Anonimo ha detto...

Il brunch mi ha incuriosito parecchio...lo proveremo!!!!

Su Manù che dire...ormai è un personaggio genuino! Il 70% delle cose che dice sono censurabili, il 20% afferisce al fatto che la Drogheria è anche casa mia (da leggersi scendi in cantina e scegliti il vino) e il 10% sono storie che si perdono nella notte dei tempi......

In bocca la lupo per il cameriere e a presto per il mnuovo menu....

Matias

Anonimo ha detto...

se proprio devo dirtelo io faccio la cameriera nei we estivi ad una sala ricevimenti, mentre in settimana faccio la consulente del lavoro..e ritengo di far bene entrambe le cose...
ho 30 anni e se ti dovesse servire vengo subito..perchè se si ha volontà si fa tutto...
Marina