“Fa caldo” mi dicono, “sti cazzi dico io, io vengo da marte che non lo sento?”, l’unico problema è che sono le cinque del mattino e la cappa di afa che stringe sopra Milano si fa sentire. Io però in questi giorni sono forte come una roccia. C’è una marcia in più in tutto ma a dire il vero mi sento come se potessi imparare a guidare una formula uno. Al mercato però passando a prendere quelle verdure per le quali in questi giorni sto diventando paranoico il mondo si restringe a un microcosmo fatto di che cosa non ho ancora capito bene. Sembrano tutti mostri da queste parti e se non lo sembrano vi assicuro li vedono. Non posso essere più esplicito sulla metafora, pero! In che senso direte voi? Nel senso che dopo che quattro fruttivendoli mi hanno fatto avvelenare uno dietro l’altro dicendomi che non ci sono le melanzane perline al mercato e che i pomodori, gli unici che avevano, al mercato sempre, quel giorno erano i pomodori, udite udite Spagnoli. Nulla contro gli Spagnoli almeno fino a quando non ci batteranno nel calcio in qualche torneo europeo o mondiale momento dopo il quale passeranno dagli amici con l’accento simpatico a dei veri e propri cornuti.. Non solo passo dall’esselunga e vedo le melanzane perline. Però cazzo dico io, ma vuoi vedere che a giugno non riusciamo a trovare i pomodori e le melanzane! Detto fatto. Due parole ad ogni fruttivendolo. A dire il vero una composta. Dunque sveglia all’alba due tre volte la settimana e ti si schiude questo mondo di lavoratori veri, dove il sudore delle 5 del mattino è il sudore del guerriero che lo fa per i soldi in più del notturno si, ma non solo, magari perché gli piace di piu la notte che il giorno o chissà perché. Sta di fatto che quando entro negli uffici pubblici o in banca con l’aria condizionata e si lamentano del caldo. Beh vi lascio immaginare.
Le verdure del mattino presto sembra che vengano dal cyberspazio, nel senso che alcune di loro sono così belle che sembrano le verdure delle foto del cavoletto di bruxelles. Cambia tutto. E sono cambiate le mie verdure al ristorante. E soprattutto non litigo più con nessuno; perché se scelgo male sbaglio io. Quindi sbaglio meno risparmio dei soldi. E non solo. C’è un fagiolino di 1,3 cm col cuore che batte dentro il pancino della mia bella Madalena. L’ho visto ieri, quando il dottore facendo l’ecografia ha messo quel coso li col gel sulla sua pancia e mi dice “ vedi questo è tuo figlio/a” e io gli dico” ma che cacchio dici non vedo nulla” lui sorride schiaccia un pulsantino con scritto "audio". C’era una samba li dentro. Che spettacolo la vita!!. Ascoltando: Bebel Gilberto "samba da bencao"
mercoledì 20 giugno 2007
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8 commenti:
E vai! Capo!
Tralascio tutta la parte dedicata al caldo e al mercato, e se mi permetti mi concentro sulle ultime sette righe (almeno nel mio browser). E ti dico, condividendo tutta la gioia di padre, Capo, che in termini di emozioni, Capo, non hai ancora visto un cazzo !!! :)))
Un consiglio, perchè il tempo è traditore, scrivi, fotografa e filma: il mio piccolo "spaccaball", ogni tanto adesso ,viene lì la sera e mi dice: "mi fai vedere quando 'tavo dento la pancia di mamma?" ..... E sinceramente in quei momenti apprezzo la televisione.
Auguri e un abbraccio di cuore.
Marco
Ma tantissimi auguri caro Nicola! Dal tuo post si sente tutta la tua emozione... ma che bello, il cuoco papà! Sarà il bambino più fortunato del mondo ad essere svezzato... Auguri a te e alla tua bella Maddalena, con il cuore.
augurissimi
no no proprio Madalena Mariclercon una D solo
Augurissimi a te, alla tua Madalena e al vostro fagiolino!
Pardon Niccola... :-)
Qualcuno adesso ti dirà che viene il bello, e magari penserai che sono tutti uguali.
Dopo che ci sei passato dirai ai tuoi amici la stessa cosa.
E vedrai la vita (e il tuo lavoro) con occhi diversi.
e si sa mai che la tua inventiva ne guadagni ancor di più...
Ma che bel post è questo? Ci credo che ti senti pronto per correre in formula 1!
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