Un po di mare al mare
Vacanza, meritata credo, Mad e Terremoto Tommy, un’isola nel Mar Tirreno e così tanto sonno che non ricordo aver mai avuto. Al mare si sa in questo periodo, con l’afflusso di gente che Dio solo sa, vanno tutti in ferie ad Agosto. Città vuota e quindi anche noi al mare. Mica che ci dispiaccia certo se in una piccola isola come il Giglio ci fosse un po’ meno gente non sarebbe male. Certo abituati a Milano sembra di essere comunque e dappertutto in luoghi poco affollati. Qui dove siamo noi però, il mare e poche silenziose famiglie. Pace. Stasera pesce, scendo al porto. Alle cinque come ogni giorno chissà da quanto tempo, Antonio arriva con la sua barca e poca ma spettacolare paranza. Al molo verde sono le quattro e quaranta e ci sono solo un paio di anziani, come sempre un ombrellone un po’ logorato dal tempo e la salsedine, un banchetto azzurro fissato alla bene e meglio con del fil di ferro su grossi due secchi neri rovesciati. “Oggi tarda dice una vecchietta non si vede ancora”, “No” gli risponde un’altra camminando verso di lei con un accento misto romano toscano, “Vedrai che tra qualche minuto sbuca da quella parte del porto”. Mentre lo dice la prua un po’ arrugginita del peschereccio di Toni si mostra dall’altra parte del porto, la dietro il muro del molo rosso. “Chettedevodi o’ sapevo io”, con un sorriso e pochi denti in bocca. D’improvviso le tre quattro persone diventano una ventina. Un altro anziano smadonnando “ quando avevamo i numeretti anche scritti a penna noi s’andava meglio mò sta a vedere che capita”
Convinto di avere solo tre persone davanti son tranquillo, sulla barca coperte da un telo marrone bagnato s’intravedono molte cassette. Faccio qualche foto e una mano mi batte sulla spalla. Un cliente di Vigevano mi saluta, dicendo “ bene allora stasera cucini tu “e io “al dire il vero faccio tutto crudo”. Una, due, tre persone, tocca a me. Un Gringo di quasi due metri mi passa davanti. Gli faccio notare di essere li da un bel po’ e lui mi dice “I am here a long time”, non mi va per niente di litigare. Lo faccio passare dicendogli “No worries it looks like there is enough for everybody” “If is not enough i’ll share mine with you anyway” penso tra me e me “God bless America. Si ma quanto son cazzoni” e da dietro una voce “U should this guy can really cook” dice il ragazzo di Vigevano. Eccolo dico , ora mi mettono in mezzo e mi tocca anche qui. Rimane solo un’ipotesi. Non mi dispiace. Del resto sono in vacanza. Stasera gamberi rosa, calamaretti crudi e due spaghetti al ragù di Gallinella.
3 commenti:
Grandeee!!!
buone vacanze, soprattutto.
"E 'cche te devo dì?" Se ti mettono in mezzo e ti fanno cucinare...tanto sei in vacanza...
Ah, invidio la tua materia prima...
Saluti
Massimo & Dania
Leggendo mi sembrava di essere li a vedere la scena, e che invidia per la materia prima !!!!!!
qui a Genova trovare i pescatore che arriva a con la barca ... è sempre un evento più raro....
Grandi cazzoni Americani e Inglesi, chissà che cosa ci avrà fatto con quel pesce, un paio di disgustosi piatti affogati di maionese e altra porcheria.
Andiamo avanti, ti saluto capo.
Marco
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